Le tecniche di addestramento, non divulgabili qui nei dettagli, sono strutturate su due differenti linee di didattica :
la prima quella di perfezionare la precisione di tiro e la velocità di risposta ad un eventuale evento, dove la reazione deve essere mirata e con rischio zero per quanto riguarda la produzione di danni collaterali.
La seconda quella di acquisire una tecnica operativa utilizzabile anche in un contesto di combattimento e non solo in un luogo tranquillo e sicuro quale un poligono.
La capacità quindi, attraverso esercizi e ripetizione di situazion1, percorsi, ostacoli fino ad eventi improvvisi e non attesi, di reagire sempre con la medesima determinazione, precisione e velocità, mantenendo la capacità analitica di valutare l’intervento nei pochi secondi che possono intercorrere tra il momento dell’acquisizione del pericolo e la sua manifestazione.
Un bagaglio di capacità che ogni operatore nel settore della sicurezza, pubblico o privato, dovrebbe avere e che, quasi sempre, non ottiene dalle minime e periodiche occasioni di addestramento base che gli viene normalmente fatto, a meno che non si parli di corpi speciali.